Tra beneficenza e amarcord

Vincono i Miti di Trieste 72-56

L’edizione triestina dell’Old Star Game ha raggiunto i due scopi principali: beneficenza e la rievocazione di un’epoca. I circa 4000 tagliandi venduti sono il secondo miglior risultato della manifestazione
Boris Vitez, Claudio Starc in Jordan Marusic

Il pubblico accompagna ogni azione, esultando insieme a Pilutti per la prima tripla di serata. Se cercate indicazioni per la piscina dell’eterna giovinezza, chiedete pure a Larry Middleton, ancora inarrestabile quando strappa in contropiede. Sull’altro frionte Mian ha la mano calda e firma tutti i primi 8 punti dei goriziani. Una tripla di Bortolot (con la 12 in onore di Agostinis) chiude il primo quarto sul 16-17, sulle note di “chi non salta è friulano”, canto che unisce entrambe le curve. Alla ripresa c’è un Mauro Bonino in splendida forma, con una tripla e un assist per Fucka (un po’ appannato).

Nel segno di Larry Middleton, elastico tra attacco e difesa, il secondo quarto vede la riscossa triestina per il 34-31. Tanjevic chiama la sosta, ma lo sguardo di Bortolot più che al grande maestro- è rivolto verso l’esibizione al centro del parquet di un gruppo di ballerine, ringraziate per la loro bravura anche dalla Curva Nord. Una gran scippata di Aniello Laezza con annesso centro da due chiude i primi 20′ sul 36-35 per Trieste e nell’intervallo si accende una gara di schiacciate acrobatiche. Si iscrive anche il pupazzone Morbin, con risultati altalenanti.
Al rientro Mian riporta i suoi avanti ma il noentrato Andrea Pecile, infallibile come un tempo, disegna tre raggi di sole da tre punti per il 51-43 biancorosso, urge il timeout per Gorizia. Gli ospiti faticano a segnare, mentre Trieste è reattiva in difesa e ha un Roberto Casoli fresco che infila dalla lunga il più 13. Cantarello non ha pietà dalla media e neanche Gattoni perdona da tre, fornendo poi l’assist a Grey per il 68-52.
Middleton rientra e affetta la difesa goriziana con un affondo che solleva diverse sopracciglia per lo stupore.
Grey scrive la parola fine proprio quando, a 1’27’ dal termine, entra, con l’immancabile fascia biancorossa in testa, Rich Lauren. È tutto un battimano pieno di affetto per la superstar. Pondexter gli segna in faccia e lui lo applade, regalando l’ultima istantanea del il derby dei Miti, che termina tra gli applausi. Il 72-56 finale è solo il contorno di una grande festa.

di Davide Gasparotto – 24 Febbraio 2019